A Firenze il primo intervento chirurgico con tecnica olografica

Operata all'anca questa mattina, sarà dimessa domani. L'intervento al San Giovanni di Dio è il primo in Italia con l'innovativo sistema di visualizzazione olografica.

A Firenze il primo intervento chirurgico con tecnica olografica
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L'intervento al San Giovanni di Dio è il primo in Italia con l'innovativo sistema di visualizzazione olografica. Il chirurgo Del Prete: “E' il sogno di ogni ortopedico”.

A Firenze il primo intervento chirurgico con tecnica olografica

E' stato operato questa mattina all'ospedale San Giovanni di Dio durante un intervento mini invasivo di protesi all'anca, il primo paziente con tecnica Mixed Reality, un innovativo sistema che attraverso una visualizzazione olografica, consente di ampliare le capacità chirurgiche fino a ottenere una corrispondenza millimetrica al segmento osseo che si sta operando. A poco più di due ore dall'operazione la paziente è stata messa in piedi. L'intervento in sala è stato condotto dal dottor Ferdinando Del Prete, direttore di ortopedia e traumatologia dell'ospedale San Giovanni di Dio, insieme alla sua equipe.

Il commento

“Il paziente – spiega Del Prete – ha perso meno di un terzo di sangue che di solito si perde durante questo tipo di interventi. In media in Day Surgery la degenza dura 4-5 giorni, già domani alla nostra paziente è stata prospettata la possibilità di essere dimessa. L'intervento in alta tecnologia di questa mattina – sottolinea – realizza il sogno di ogni ortopedico”.

La prima operazione in Italia così

L'operazione al San Giovanni di Dio è la prima in Italia ad essere effettuata con questa metodica e uno dei primi interventi a livello internazionale. Si parte da una pianificazione in 3D derivante dalla TAC che ricostruisce il quadro iniziale. Successivamente attraverso un software la pianificazione viene trasformata in un ologramma, una immagine che sembra fluttuare nell'aria e che permette al chirurgo, attraverso uno speciale visore – un dispositivo in Italia disponibile da poco più di un anno - di visualizzare l'anca pianificata in dimensioni tridimensionali corrispondenti alle dimensioni reali, così da poterle riprodurre nel campo operatorio.

“Si ha praticamente – spiega Del Prete – la visualizzazione immediata di tutti parametri che si devono rispettare e la possibilità di adattare la visualizzazione a quello che si sta facendo. Noi oggi l'abbiamo utilizzato per la protesi d'anca ma il sistema può essere utilizzato per qualsiasi protesi”.

Oltre alla tecnologia, fondamentale è stato in questi mesi il lavoro di equipe che ha permesso di realizzare un percorso migliorativo di ogni fase che coinvolge il paziente da operare, dalla preospedalizzazione, alla pianificazione dell'anestesia, al lavoro successivo degli infermieri del reparto. Il personale che questa mattina era presente ha seguito l'intervento attraverso lo schermo in sala operatoria ed ha visto l'ologramma, rendendosi conto di tutti i vari passaggi chirurgici.

L'equipe del dottor Del Prete era composta da Giuliano Ricci, anestesista, Paolo Boninsegni, responsabile Anestesia e Rianimazione, Michele Mancini e Pier Paolo Ciprini, ortopedici e Marilena Paoli, ferrista.

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