Estremismo di destra: il sindaco di Colle di Val d'Elsa in visita alla moschea VIDEO E FOTO

Appuntamento domenica 17 novembre per la marcia della pace.

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Estremismo di destra: questo pomeriggio il sindaco di Colle di Val d’Elsa Donati ha fatto visita alla moschea durante il momento di preghiera. E’ fissata per domenica 17 novembre alle 18.00 una marcia della pace in corteo pacifico che dalla moschea raggiungerà piazza Arnolfo dove si terrà l’intervento dell’amministrazione comunale e delle autorità.

Estremismo di destra: la visita del sindaco Alessandro Donati

Ci siamo svegliati in un mondo diverso – ha detto il sindaco di Colle di Val d’Elsa Alessandro Donati – credevamo che la Val d’Elsa fosse un’oasi di pace perché la convivenza civile è uno degli obiettivi che tutto il territorio ha da sempre. E’ un dovere essere qui a manifestare la nostra vicinanza a tutti i frequentatori della moschea e al mondo musulmano. Questa vicenda ha insegnato che il mondo musulmano non è da solo ed è integrato perfettamente nel nostro territorio, in più le forze dell’ordine stanno facendo un lavoro eccezionale”.

La parola alla comunità musulmana

Quello che è successo è anche figlio di un clima di odio che si sta sempre più diffondendo nella nostra società – afferma Yassine Lafram, presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia -. Abbiamo bisogno di lavorare sul dialogo. Abbiamo bisogno di avvicinare la comunità e farle sempre più conoscere”.

Il commento di ANPI Val d’Elsa

Sono varie le riflessioni che sorgono leggendo i vari resoconti resi noti agli organi di stampa. Per esempio, ci chiediamo come sia possibile che vengano definiti “insospettabili” individui che non nascondono affatto le proprie idee quantomeno nostalgiche nei confronti del regime nazifascista – fanno sapere da ANPI Val d’Elsa – e che il tutto venga ridotto alla passione del collezionismo, alla goliardia (come spesso si sente dire), a una non meglio definita “stranezza” o persino al grottesco e che queste persone possano detenere armi regolarmente registrate. È grave, inoltre, che tra i capi d’accusa il reato di apologia del fascismo non venga mai menzionato”.

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