Firenze, accesso l'albero di Natale realizzato dai migranti

 Un albero di Natale come simbolo e auspicio di convivenza pacifica tra culture e religioni diverse.

Firenze, accesso l'albero di Natale realizzato dai migranti
Pubblicato:
Aggiornato:

E del Centro SPRAR di Dicomano e del CAS di Fiesole: “Simbolo di integrazione e convivenza tra culture e religioni

diverse”

Firenze, accesso l'albero di Natale realizzato dai migranti

 Un albero di Natale come simbolo e auspicio di convivenza pacifica tra culture e religioni diverse. È quello che è stato inaugurato nel cortile del Palazzo del Pegaso in via Cavour 4, sede del Consiglio Regionale della Toscana.

È alto oltre tre metri, interamente realizzato in legno e - come vuole ormai una tradizione iniziata nel 2015 - è stato costruito grazie al laboratorio di falegnameria organizzato dalla cooperativa Il Cenacolo a cui hanno partecipato gli ospiti del Centro SPRAR (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) di Dicomano e del CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) di Fiesole.

“Questo albero per noi, oltre al significato natalizio, ha quello dell'incontro, dell'integrazione e della convivenza tra culture e religioni diverse. Anche perché alla realizzazione, insieme ai nostri operatori, hanno partecipato con entusiasmo diversi migranti di religioni diverse da quella cristiana - spiega David Delle Cave, responsabile del Centro SPRAR Dicomano e del CAS di Fiesole - E questo assume un senso ancora più importante in questo momento così delicato in tema di migranti”.

All'inaugurazione hanno partecipato il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, la presidente dell'Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida e la madre generale delle suore Serve di Maria di via Faentina a Firenze.

Ad accompagnare l'accensione dell'albero il Coro Novecento di Fiesole, nel quale sono inseriti anche alcuni migranti.

La cooperativa Il Cenacolo organizza laboratori esperienziali con i beneficiari dei propri progetti, con lo scopo di far acquisire ai migranti competenze professionali che serviranno loro in futuro per l'ingresso nel mondo per lavoro e con l'intento di collaborare con operatori e imprese nell'ottica di un'integrazione che parta dal centro di accoglienza con ritorni positivi su tutto il territorio.

Seguici sui nostri canali