Il comitato Casalguidi/Cantagrillo vuole incontrare il sindaco per il caso del picco di tumori

Presa di posizione del comitato per la salute pubblica Casalguidi/Cantagrillo che lancia anche strali contro chi, finora, doveva controllare e monitorare la situazione.

Il comitato Casalguidi/Cantagrillo vuole incontrare il sindaco per il caso del picco di tumori
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Ancora novità sul caso di inquinamento da cloruro di vinile nei pozzi privati nel Comune di Serravalle che sta creando moltissima preoccupazione: il comitato per la salute pubblica di Casalguidi/Cantagrillo chiede un incontro col sindaco Piero Lunardi e lancia strali contro Asl ed Arpat.

La presa di posizione del comitato Casalguidi/Cantagrillo

Nella situazione complessa che si sta vivendo in queste settimane a Casalguidi e Cantagrillo, con l’indagine di Asl ed Arpat in corso per il picco di tumori (sarcomi nello specifico) che riguarda una zona ben distinta del centro di Casalguidi, all’interno della discussione interviene anche il comitato per la salute pubblica di Casalguidi/Cantagrillo.

Lo fa con un documento protocollato in Comune nel quale si richiede un incontro urgente col sindaco di Serravalle Pistoiese, Piero Lunardi, per presentare tutta la documentazione raccolta in questi mesi dal comitato, che punta ancora una volta prevalentemente il dito contro la discarica del Cassero (ma non solo), e per portare all’ordine del giorno tre punti salienti:

“Esigiamo che la vostra amministrazione si assuma l’impegno e gli oneri per una ampia ricerca del cloruro di vinile in tutte le falde acquifere che interessano le nostre due frazioni con una analisi di tutti i pozzi presenti. Sperando che tale inquinamento si dimostri localizzato”

“Esigiamo che la discarica sia analizzata da personale tecnico specializzato del settore superpartes”

“Esigiamo che l’area circostante l’ex fabbrica Thun venga analizzata e studiata in modo serio e approfondito per verificare un eventuale inquinamento del terreno da cloruro di vinile, coinvolgendo sempre enti terzi e non delegando ancora ad Arpat”.

Da qui nasce poi l’affondo finale, piuttosto duro e polemico.

“Già da subito vi esponiamo tutti i nostri dubbi e perplessità sull’operato di Asl ed Arpat, ai quali non va purtroppo la nostra fiducia, sia alla luce del loro comportamento al momento dell’incendio della discarica del 4 luglio 2016, ma soprattutto dal comportamento tenuto in occasione della scoperta del cloruro di vinile nelle falde acquifere, risalente al 2010”

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