Il Comune di Montemurlo ha ricordato la strage aerea del Lyra 35

Il sindaco Calamai:« Grazie a tutti gli uomini e le donne dell'Aeronautica che ogni giorno – a rischio della propria vita - in Italia e all'estero, si impegnano per la difesa della pace e della nostra sicurezza».

Il Comune di Montemurlo ha ricordato la strage aerea del Lyra 35
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Ieri la celebrazione ufficiale al monumento in ricordo delle vittime al Parco della Pace di via Deledda. L’ Aeronautica Militare era rappresentata dal comandante della 46esima Brigata Aerea generale Girolamo Iadicicco.

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Il Comune di Montemurlo ha ricordato la strage

Ieri, domenica 12 gennaio, al parco della pace di via Deledda a Montemurlo si è svolta la celebrazione del ventottesimo anniversario del Lyra 35, l'aereo che l’8 gennaio 1992, durante un volo di addestramento tattico a bassissima quota, in condizioni di tempo perturbato, impattava la sommità del monte Javello, causando la morte dei tre occupanti, il maggiore Carlo Stoppani, il tenente Paolo Dutto e il maresciallo Cesare Nieri. La celebrazione è stata organizzata grazie alla preziosa collaborazione dell'associazione Arma Aeronautica - nucleo di Montemurlo, presieduta da Meraldo Cipriani.

Il ricordo

Pur essendo trascorsi quasi trentanni da quel gennaio del 1992, a Montemurlo il ricordo della strage è ancora vivo e sono stati numerosi i cittadini che hanno partecipato alla cerimonia per rendere onore alla memoria dei militari caduti, come ha sottolineato il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai nel suo discorso:

«La presenza a questa cerimonia di così tante persone testimonia il profondo legame che c'è tra Montemurlo, le famiglie dei militari scomparsi e la 46esima brigata - secondo gruppo volo di Pisa a cui appartenevano i piloti. Un legame che si rinsalda ogni anno grazie a questa cerimonia che tiene viva la memoria e ci permette di ringraziare tutti coloro, uomini e donne dell'Aeronautica Militare, che ogni giorno – a rischio della propria vita - in Italia e all'estero, si impegnano per la difesa della pace e della nostra sicurezza» .

L’ Aeronautica Militare era rappresentata dal comandante della 46esima Brigata Aerea generale Girolamo Iadicicco, dal comandante del secondo Gruppo Volo, maggiore Luigi Marongin, con una nutrita partecipazione di militari. Inoltre, come da consolidata consuetudine, era presente una rappresentanza di allievi della Scuola Militare Aeronautica “Giulio Douhet” di Firenze. Oltre al gonfalone del Comune di Montemurlo erano presenti i labari, delle associazioni d’Arma, del Nastro Azzurro, della Misericordia di Montemurlo, delle associazioni di volontariato del territorio e dell'associazione Arma Aeronautica di Firenze, Montemurlo, Prato e Viareggio. Francesco Farina, presidente della sezione di Prato dell’Associazione Arma Aeronautica ha ricordato i tre amici caduti, unendoli ai quattro caduti a Sarajevo il 2 settembre 1992, a tutti i morti della 46esima Brigata Aerea ed ad Anna Cecconi, presidente della Federazione di Prato del Nastro Azzurro, venuta a mancare lo scorso 31 dicembre, che sempre aveva presenziato a questa cerimonia.

La cerimonia

La mattina si è aperta nella chiesa di Fornacelle, dove Don Jarek ha celebrato una messa in suffragio delle vittime dell'incidente aereo e al termine della funzione, la Corale San Francesco di Prato e la Filarmonica Verdi di Montemurlo hanno eseguito il “Va pensiero”.

Successivamente, un corteo ha portato i partecipanti fino al parco della Pace dove - dopo l’alza bandiera solenne, accompagnato dall’Inno d’Italia - davanti al monumento dedicato alle vittime del Lyria 35 sono stati pronunciati discorsi commemorativi e sono stati deposti gli omaggi floreali da parte delle autorità e dell' associazione Arma Aeronautica rappresentata dal Giuseppe Zampano, presidente sezione di Firenze.

Dopo il pranzo conviviale, i partecipanti hanno potuto vedere e provare l’emozione del volo sul simulatore del Boeing 737 presentato dalla Cob Fly Sim.

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