La storia del bar Consigli: dagli anni Cinquanta l’unico che sopravvive sul Monte Morello

L'intervista a Loretta, Umberto e Lucia, gestori dello storico bar Consigli, era uscita su BISENZIOSETTE del 25 gennaio.

La storia del bar Consigli:  dagli anni Cinquanta l’unico che sopravvive sul Monte Morello
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L’attività commerciale è sorta nel 1952 quando ancora non c’era nemmeno la strada per arrivare a Ceppeto. Allora non c’era acqua e per questo furono costruiti dei depositi privati, mentre la luce veniva prodotta con il gas.

La storia di chi gestisce il bar Consigli

«Dagli anni cinquanta ad oggi non è che sia cambiato granché». E’ iniziata così la nostra conversazione con Loretta, Umberto e Lucia, gestori dello storico bar Consigli che si affaccia sul piazzale Ceppeto a Monte Morello.
Quella del bar Consigli è una storia che viene da lontano: l’attività commerciale è sorta nel 1952 quando ancora non c’era nemmeno la strada per arrivare a Ceppeto.  Allora non c’era acqua e per questo furono costruiti dei depositi privati, mentre la luce veniva prodotta con il gas. Oggi, purtroppo, le cose non sono molto cambiate. Umberto ci racconta che da loro a Monte Morello il metano non è mai arrivato sebbene si potrebbe fare l’allacciamento dalla conduttura presente nel vicino Comune di Vaglia. Anche l’acquedotto pubblico non è mai stato realizzato.

«Insieme ai circa 100 residenti di questa zona negli anni abbiamo realizzato un acquedotto privato con pozzi costrutti da noi abitanti», ha precisato Umberto.

«Siamo anche sprovvisti della linea Adsl e i mezzi pubblici continuano ad essere assenti- aggiunge Lucia, la più giovane della famiglia che gestisce l’attività».

Il punto, per i residenti, è che il comune di Sesto ha trascurato questo territorio e alcuni ritengono che, forse,  converrebbe annettersi con il vicino Comune di Vaglia.

«Anche per frequentare le scuole - ha raccontato Loretta -, è lo scuolabus che proviene dal comune di Vaglia che consente di recarci a Pratolino o presso le altre località lungo Via Bolognese».

Altro aspetto dolente è rappresentato dalla frana che nel lontano 2014 ha colpito la strada provinciale 130, la  panoramica che rappresenta l’arteria fondamentale di collegamento della zona collinare con il Comune di Sesto Fiorentino. Dopo il divieto di transito, ricordano i gestori del bar,  solo nel 2015 dopo innumerevoli disservizi, la circolazione è stata ripristinata con la realizzazione di un bypass provvisorio, a monte del movimento franoso, in attesa dello sblocco dei finaziamenti per l’intervento definitivo. Da allora nulla è cambiato ed il cantiere per il rispristino non è mai stato avviato.

«E’ vero che la strada è di competenza provinciale - ha precisato Loretta - ma da parte dell’amministrazione comunale ci saremmo attesi un maggior coinvolgimento».

Sulla vicenda, tra l’altro, si è discusso più volte anche in Consiglio comunale grazie all’interessamento di Maria Tauriello, capogruppo di Forza Itala a Sesto, che, tra i tanti atti presentati sulla questione, nel giugno scorso,  ha richiesto, con una interrogazione, di procedere, con una certa urgenza, alla risistemazione della sede stradale visto anche i nuovi cedimenti che nel frattempo si sono verificati.

«In questi anni, purtroppo, anche i furti sia presso l’attività commerciale che presso le nostre abitazioni hanno rappresentato un serio problema - ha commentato Umberto-. Insomma, tutti noi versiamo le nostre tasse locali, come la Tasi, nelle casse del comune di Sesto, ma di servizi veri ne abbiamo sempre visti pochi».
«Noi che siamo innamorati di questo posto ha detto Loretta, allargando le braccia, non comprendiamo come come mai all’amministrazione comunale non interessi nulla della zona collinare. Qua è tutto da sviluppare, a partire dalla diffusione delle cartine e dalla pubblicizzazione degli itinerari per il trekking, per non parlare della necessità di realizzare le aree ristoro e mantenere in modo più adeguato il prato ed il bosco circostante».

«Noi del Bar Consigli continuiamo a mettercela tutta: negli ultimi anni abbiamo sospeso l’attività di ristorazione e ci siamo specializzati nelle merende - hanno affermato i gestori-. Siamo aperti tutti i giorni (escluso il giovedì) e cerchiamo sempre di mettere qualità e cura in ogni cosa che facciamo per gli abitanti del posto e per i fiorentini che, soprattutto d’estate, vengono a Monte Morello a frescheggiare. Di stranieri, in effetti, ne abbiamo sempre visti pochi. Con la prima neve di questi giorni la bellezza di Monte Morello è ancora più evidente e con essa anche i tanti problemi».

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