Viadotto Puleto, l'assessore Ceccarelli incontrerà il ministro Toninelli

Sul tavolo la parziale riapertura della E45, riportare la Tiberina 3bis sotto la competenza dell'Anas e una «compensazione» per le famiglie colpite dalla chiusura del viadotto Puleto

Viadotto Puleto, l'assessore Ceccarelli incontrerà il ministro Toninelli
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Valutare la possibilità della parziale riapertura della E45, riportare la Tiberina 3bis sotto la competenza dell'Anas e avviare gli interventi di riqualificazione, pensare a forme di ristoro economico per imprese e famiglie colpite dall'emergenza determinata dalla chiusura del viadotto Puleto. Sono queste le tre priorità che l'assessore regionale a Trasporti e infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, porterà martedì sul tavolo del ministro Toninelli.

Vincenzo Ceccarelli

«Sono richieste – sottolinea Ceccarelli, che ha partecipato oggi a una serie di incontri a Pieve S. Stefano e Sansepolcro – su cui si è creata una larga unità da parte di tutte le amministrazioni locali e delle forze economiche e sociali e che daranno più forza alle ragioni di questo territorio e dei suoi abitanti nei confronti del Governo. Avevo del resto scritto al ministro, fin dal giorno successivo alla chiusura della E45, chiedendo massima attenzione e rapidità di intervento. Usciamo dagli incontri di oggi riproponendo l'auspicio che sulla base delle perizie che Anas presenterà in Procura, nel pieno rispetto delle esigenze di sicurezza e incolumità pubblica, sia possibile una riapertura della E45, magari parziale e condizionata, con gestione particolare del traffico, cosa che, però, attenuerebbe molto il disagio, ora pesantissimo».

Tiberina 3bis

«L'altro teme che porremo è che la Tiberina 3bis, che fu declassata nel 1997 e passata al demanio comunale, ritorni nelle competenze dell'Anas, perché quella strada è l'unica alternativa possibile alla E45, e non solo in un caso di crisi grave come questa, ma anche per evenienze più leggere, come incidenti o manutenzioni importanti – ha aggiunto l'assessore - La nostra richiesta è che la riacquisizione da parte dell'Anas e gli interventi vengano fatti con procedure di urgenza e in tempi molto rapidi. Ci sono, tra l'altro, risorse che Anas ha dato la disponibilità ad investire: si tratta di un progetto di minima, da 2,6 milioni, che però deve essere autorizzato dal Ministero per poter essere realizzato su una strada che non è di proprietà Anas. Ecco, se il ritorno della vecchia statale sotto l'Anas si facesse rapidamente, si snellirebbero anche i passaggi burocratici».

L'assessore Ceccarelli si è poi detto fiducioso sui tempi di recupero del viadotto del Puleto perché, ha sottolineato, «l'Anas aveva già redatto un progetto e assegnato i lavori per la riqualificazione antisismica di quel tratto di strada».

Infine, il problema posto in modo concorde da tutte le parti economiche e sociali: «Questa crisi ha creato una situazione davvero pesante, anche dal punto di vista economico, per i cittadini e le attività produttive. Credo sia opportuno porre il tema che chi ne ha la competenza valuti la proclamazione dello stato di emergenza, di fronte al quale si dovrebbero prevedere risorse per un ristoro ai danni subiti da famiglie e imprese per l'aumento dei costi. Quindi, in analogia con situazioni che si sono create in altre parti del paese, noi chiediamo che ci sia questo attenzione e questo riconoscimento anche per la Valtiberina e la Romagna. Ovviamente dando tutta la massima disponibilità a collaborare e a supportare tutto il percorso che abbiamo di fronte, che deve essere veloce e rapido per restituire alla sua piena efficienza questa arteria fondamentale per gli spostamenti del Paese».

L'antefatto

Il Tribunale di Arezzo mercoledì scorso ha disposto il sequestro preventivo e la chiusura del viadotto Puleto sulla superstrada E45, vicino a Valsavignone in provincia di Arezzo, non lontano dal confine con la Romagna, in quanto a rischio crollo.

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