Liliana Segre invitata in Val d'Elsa da sindaci e scuole

Un invito alla senatrice da parte dei primi cittadini e delle scuole di Poggibonsi, Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa, San Gimignano, Radicondoli.

Liliana Segre invitata in Val d'Elsa da sindaci e scuole
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Liliana Segre invitata in Val d’Elsa: un invito alla  senatrice della Repubblica Italiana “per poter costruire un incontro, un evento, un momento di condivisione con gli studenti e le studentesse che sia un arricchimento per le nostre comunità. Per noi sarebbe un onore”. Questo il motivo della lettera promossa dai sindaci di  Poggibonsi, Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa, San Gimignano, Radicondoli, dai dirigenti scolastici e dalla comunità scolastica tutta.

Liliana Segre invitata in Val d’Elsa: la lettera

Le scriviamo per invitarla da noi ma ci consenta innanzitutto di ringraziarla – si legge nella lettera – per la sua attività e per la determinazione e la generosità con cui si dedica alla difesa di un sistema di valori in cui tutti noi ci riconosciamo e che sono l’architettura delle nostre comunità. Valori di solidarietà, democrazia, libertà, uguaglianza che sono i  principi cardine della nostra Italia libera, nata dalle macerie di una guerra, da un’aspirazione democratica che riuscì a liberare il paese guidandone la ricostruzione materiale e morale. Ad essere sconfitti, allora, furono i semi dell’odio, del razzismo, della violenza, della sopraffazione. Quei semi che ci portarono in guerra, che provocarono la morte di milioni di innocenti, che causarono dolore e distruzione. Quei semi, mai sopiti, che talvolta trovano terreno fertile e si riaffacciano senza pudore o vergogna”.

Contro i sentimenti d’odio

Respingere questi sentimenti è dovere morale di tutti noi che abbiamo la responsabilità di tutelare la libertà da altri conquistata e che non può vederci arretrare di un passo sul terreno dei diritti e della democrazia. La sua storia è una preziosa testimonianza di quello che deve essere il fermo impegno di tutti noi. Per questo di ogni sua singola parola la ringraziamo e per ogni attacco o offesa strumentale a lei rivolta, le rinnoviamo la nostra vicinanza e la nostra solidarietà”.

Mai abbassare la guardia

Non dobbiamo mai abbassare la guardia, non dobbiamo mai smettere di promuovere la cultura democratica nell’esercizio quotidiano delle nostre funzioni come amministratori, dirigenti, cittadini. Lo dobbiamo, soprattutto, ai più giovani, agli studenti, a quelle generazioni che si allontano temporalmente dai fatti accaduti. Da qui nasce il nostro invito a venire in Val d’Elsa, per poter costruire un incontro, un evento, un momento di condivisione con gli studenti e le studentesse che sia un arricchimento per le nostre comunità. Per noi sarebbe un onore”.

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