Pugno duro contro i furbetti dei rifiuti: più controlli e più multe

Il sindaco di Poggibonsi Bussagli: “Una risposta ferma ai tanti cittadini corretti”. Con le fotocamere 128 sanzioni in due anni

Pugno duro contro i furbetti dei rifiuti: più controlli e più multe
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Pugno duro contro i furbetti dei rifiuti: più controlli e più multe. Sono state 128 complessivamente le sanzioni elevate per scorretto conferimento dei rifiuti negli ultimi due anni grazie anche all’attivazione delle fotocamere ai cassonetti. “Uno strumento questo – dice il sindaco David Bussagli - che abbiamo attivato in tempi recenti e che si affianca ai controlli della Polizia Municipale e anche all’attività degli Ispettori Ambientali. Una serie di azioni con cui intendiamo arginare certi comportamenti che sono deleteri per tutti anche se appartengono a poche persone. Per questo è bene ribadire l’arma più efficace resta sempre e comunque il controllo sociale effettuato dai cittadino corretti e che è fondamentale continuare lavorare sulla sensibilizzazione e sull’informazione per promuovere buone pratiche”.

In merito ai controlli e alle sanzioni elevate dalla Polizia Municipale per conferimento rifiuti i dati sono crescita. In cinque anni sono stati 755 i servizi di controllo e monitoraggio effettuati, si va dai 159 del 2014 ai 232 del 2018. Soprattuto in seguito all’attivazione delle fotocamere ai cassonetti, sono cresciute le multe raggiungendo il numero complessivo di 128. Nel 2018 sono stati 77 i verbali di accertamento.

Amenteranno le fotocamere

Le fotocamere ambientali, che aumenteranno in numero, sono strumenti in dotazione alla Polizia Municipale. I controlli con questo strumento sono iniziati nella seconda metà di gennaio 2017. Dopo l’acquisto delle fotocamere, avvenuto con un contributo da parte di ATO Toscana Sud, è stato necessario operare una revisione del regolamento in materia di videosorveglianza. Le fotocamere sono installate in postazioni individuate dalla Polizia Municipale in base a segnalazioni pervenute e a riscontri diretti. Si tratta di strumenti di tipo ‘mobile’ ovvero che ruotano proprio per meglio assolvere alla funzione dissuasiva per cui sono stati voluti e installati.  I verbali vengono elevati al termine della necessaria e articolata attività di indagine che parte dalle immagini rilevate. La verifica dei fotogrammi deve infatti essere accertata in contraddittorio con i potenziali trasgressori per potersi poi trasformare in effettiva sanzione. Per cui per ciascun evento registrato vengono visionati i fotogrammi ed in caso di rilevamento, una volta abbinato il comportamento ad una persona fisica, viene contestata la violazione riscontrata dando prova dell’avvenuto accertamento.

Una risposta ai cittadini corretti

Gli Ispettori Ambientali sono invece attivi dal 2016. Si tratta di personale formato da Sei la cui attività resta prevalentemente tesa a monitorare e sensibilizzare. “Un impegno su tutti i fronti per contrastare un atteggiamento sbagliato e incivile. Una risposta ai tanti cittadini corretti”, chiude Bussagli.

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