Una strada per Luigi Del Buono, l'attore che creò la maschera di Stenterello

Anche l'associazione Borgognissanti aderisce all'iniziativa di Progetto Firenze.

Una strada per Luigi Del Buono, l'attore che creò la maschera di Stenterello
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Saranno organizzati nei prossimi giorni e settimane punti di raccolta delle adesioni al fine di far conoscere la figura di questo artista fiorentino

Una strada per Luigi Del Buono, l'attore che creò la maschera di Stenterello

L’associazione Progetto Firenze promuove una campagna di raccolta di adesioni affinché il Comune intitoli una strada a Luigi Del Buono (1751 - 1832), l’attore che creò nel 1793 la maschera di Stenterello. L’iniziativa è sostenuta anche dall’associazione Borgognissanti, che ha posto Stenterello al centro del prossimo “Carnevale dei bambini”, e si rivolge alle istituzioni comunali e a tutta la cittadinanza. Saranno, infatti, organizzati nei prossimi giorni e settimane punti di raccolta delle adesioni al fine di far conoscere la figura di questo artista fiorentino così caratteristico.

 

Luigi Del Buono nacque il 20 aprile 1751 al Palagio, nel sobborgo di Rifredi, e scrisse ventiquattro commedie, di cui molte sono andate perdute e altre sono state rimaneggiate dagli attori che interpretarono Stenterello dopo la sua morte. Stenterello, infatti, non è una vera e propria maschera della Commedia dell’Arte, avendo egli interpretato la società fiorentina nelle sue mutazioni attraverso gli anni. Nato come simbolo della piccola borghesia fiorentina di fine Settecento, Stenterello incarna perfettamente anche la Firenze di oggi, che stenta, appunto, a capire se stessa e il proprio futuro di fronte a una modernità che s’impone come un salto nel vuoto, cambiandone il volto senza preoccuparsi di elaborare un nuovo modello di città.

 

Del Buono viveva in borgo Ognissanti, e per i personaggi delle sue commedie si ispirò alla vita cittadina di via delle Gore de’ Tornaquinci e via della Gora d’Ognissanti (le attuali via Melegnano e via Montebello) “dove s’intrecciavano le chiacchiere di quelle ciane così care al nostro attore”, come scrive Gugliemo Amerighi nel suo interessante saggio sulla maschera (Firenze, 1973). Una di queste vie del quartiere, che una volta era povero e popolano, potrebbe essere utilmente intitolata a Luigi Del Buono, attore e scrittore dimenticato, figlio di una Firenze che non luccica, ma che contiene le caratteristiche di una vita vera e straordinariamente legata alla nostra contemporaneità. Anche perché Stenterello si nasce, non si diventa.

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