Il prete pedofilo di Calenzano non finirà dietro le sbarre (per ora)

Il prete pedofilo di Calenzano non finirà dietro le sbarre (per ora)
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Prete pedofilo a Calenzano: resta ai domiciliari. Una famiglia borderline, quella della bimba vittima delle violenze.

Prete pedofilo ai domiciliari

E' una storia di ordinaria mostruosità, quella di don Paolo Glaentzer, il sacerdote di origini sudtirolesi sorpreso in auto con una bambina di 11 anni e ora accusato di violenza sessuale aggravata. Quanto emerge dalla Procura di Prato è raggelante: il quadro è quello di un religioso 70enne che dalla famiglia della piccola era spesso invitato a pranzo. Un nucleo famigliare problematico, seguito dai servizi sociali: in passato la piccola (e il fratello) erano già stati tolti ai genitori, giudicati non in grado di occuparsene.

L'ammissione

Don Glaentzer resta ai domiciliari nella canonica di Sommaia, a Calenzano, dopo aver ammesso di aver avuto incontri ravvicinati con la vittima in almeno altri tre casi. Quelle passeggiate in auto in giro per il paese insomma erano diventate una perversa abitudine, per fortuna interrotta da due vicini di casa che l'hanno colto in flagrante e hanno chiamato i Carabinieri.

Si arrampica sui vetri

Il sacerdote, padre già nello Ior e fratello diplomatico, malgrado abbia ammesso di conoscere da dieci anni la famiglia della vittima (e i pranzi mensili a casa loro) ha anche provato a difendersi dicendo che pensava che la piccola fosse più grande, almeno 14 o 15 anni... una scusa puerile, che per altro non avrebbe mutato nel merito i termini dell'accusa. Si vedrà (ben più avanti) nel corso di un processo il cui esito al momento sembra del tutto scontato.

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