Rapina laboratorio di analisi a Monsummano: preso ladro geniale

Singolare dinamica per un furto a Monsummano Terme: arrestato un 42enne del posto che ha girato tutto il territorio comunale per confondere le acque ai Carabinieri.

Rapina laboratorio di analisi a Monsummano: preso ladro geniale
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Secondo rapina in un mese al laboratorio “Biomedical” di via Cairoli a Monsummano Terme: il ladro geniale, 42enne del posto, ha inscenato il furto della propria auto con tanto di denuncia ai Carabinieri per depistare gli inquirenti ed alla fine è stato scoperto. Aveva rubato 1000 euro nascosti in una intercapedine sulla rocca di Monsummano Alto.

Finge il furto all’auto per nascondere la rapina

I Carabinieri della stazione di Monsummano Terme al termine di un’attività d’indagine “lampo”, hanno arrestato l’autore di una rapina laboratorio analisi a Monsummano. Attorno alle 13 di martedì 9 aprile un individuo con il volto coperto da un passamontagna e armato di coltello ha fatto irruzione nei locali del laboratorio “Biomedical” di via Cairoli facendosi consegnare mille euro in contanti dall’impiegata presente, una 33enne del
luogo.

Afferrate le banconote il rapinatore si è rapidamente dileguato. Unica traccia utile per i militari della locale stazione immediatamente intervenuti, la testimonianza di un cliente del laboratorio che avrebbe visto il rapinatore salire su un’utilitaria grigia. L’abitato di Monsummano è stato quindi battuto in lungo e in largo e in via Tre Fontane è stata
ritrovata una Nissan grigia sulla quale si sono subito indirizzati gli accertamenti degli inquirenti.

Un escamotage fino alla rocca di Monsummano

Di li a poco la svolta: il proprietario dell’auto ritrovata ne aveva appena denunciato il furto a Montecatini alla compagnia di via Tripoli ed è stato subito rintracciato poco dopo mentre si stava allontanando a piedi dal comando. Messo alle strette ha confessato la rapina e l’escamotage della denuncia per sviare i sospetti dalla sua persona. A.S, 42enne cameriere pregiudicato, residente a Monsummano, aveva architettato un piano abbastanza complesso che ha messo in atto però senza successo.

Dopo la rapina ha abbandonato la propria auto nel luogo dove è stata ritrovata e a piedi ha raggiunto Monsummano Alto dove ha nascosto nell’intercapedine di un vecchio muro di cinta i mille euro rapinati. Ha quindi chiamato un taxi e si è fatto accompagnare alla stazione carabinieri di Montecatini dove ha sporto inutilmente denuncia di furto dell’auto sperando di farla franca. Tutte le circostanze riferite dal rapinatore 42enne sono state confermate dal
tassista subito sentito dagli inquirenti.

Sospetti su precedente colpo

Il denaro rapinato è stato recuperato in attesa della restituzione ai legittimi proprietari e l’uomo è stato sottoposto ai domiciliari. Gli inquirenti stanno proseguendo le indagini su un’altra rapina subita dallo stesso laboratorio di analisi
il 12 marzo scorso nel tardo pomeriggio, che aveva fruttato seicento euro al solitario rapinatore, avvenuta con modalità del tutto analoghe a quella di ieri.

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