“Samara challenge”, il gioco che diventa incubo, è arrivato anche a Pistoia

E' “apparsa” nel giardino dello Sperone: abito bianco, capelli lunghi neri a coprire il volto e un coltello in mano.

“Samara challenge”, il gioco che diventa incubo, è arrivato anche a Pistoia
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“Samara challenge”, il gioco che diventa incubo, è arrivato anche a Pistoia. Nasce come un gioco ispirato a un film “The Ring”, diventa prima uno scherzo e poi una moda. La sfida di fine estate, che sta dilagando sul web e nelle strade italiane, nasce da Samara Morgan, la protagonista del film horror ‘The Ring’. C’è chi la prende come una moda passeggera, chi ne è infastido e chi si preoccupa. Tra questi ultimi anche le forze dell’ordine. Visto che il fenomeno riguarda tutta Italia.

Cos'è

Basta indossare una veste bianca, una parrucca con lunghi capelli lisci e neri in modo da coprire il viso e aggirarsi barcollando di notte tra le vie della città, in compagnia di un complice pronto a riprendere con uno smartphone, alla ricerca di persone da terrorizzare.

Episodi curiosi e pericolosi

In provincia di Foggia, l’avvistamento è avvenuto all’interno del cimitero locale e tale è stata la voglia di centinaia di giovani di provare a trasformare quella notte in una scena horror, che a un certo punto sono dovute intervenire le forze dell’ordine invitando tutti a raggiungere le proprie case e farsi un bel sonno ristoratore.

Nella cittadina laziale di Lamezia Terme un centinaio di persone ha fatto irruzione in un palazzo nelle vicinanze dell’ospedale, per dare la caccia a “Samara”. La bambina del film horror, secondo il gruppo di “giustizieri”,si aggirava in un parco delle vicinanze.

A Taranto, una ragazzina travestita dalla bimba demoniaca è apparsa nel quartiere Tramontone, alla periferia della città, è stata inseguita e picchiata da alcuni giovani. Visto il proliferare di vasi come questo, adesso è la Polizia a lanciare l’allarme.

Accade a Pistoia

“Samara” è arrivata anche a Pistoia ieri sera. Un gruppo di ragazzini l'ha vista nel giardino dello Sperone. Era proprio “lei”: abito bianco, capelli lunghi neri a coprire il volto e un coltello in mano. C'è stato un fuggi fuggi generale e la segnalazione ai carabinieri.

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