Sollicciano, detenuto aggredisce nove poliziotti. A uno gli ha spaccato il posacenere in testa

Intanto il sindacato autonomo di Polizia penitenziaria chiede più sicurezza nelle carceri.

Sollicciano, detenuto aggredisce nove poliziotti. A uno gli ha spaccato il posacenere in testa
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Sono stati attimi di paura quelli di ieri a Sollicciano quando un detenuto ha aggredito alcuni agenti. Il risultato è di nove poliziotti ricorsi alle cure mediche. A darne notizia è stato Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE:

L'ennesima aggresione. Protagonista è un detenuto nigeriano che ha letterlmente aggredito i poliziotti. Uno lo ha steso con un pugno in faccia e un altro lo ha colpito con un posacenere.

“Segnalo un’aggressione violenta al Reparto giudiziario del carcere di Sollicciano - ha detto Capece -  Un detenuto di colore ha spaccato un posacenere, quelli a cestino da corridoio,  in testa a un poliziotto penitenziario e, successivamente,  ha aggredito a pugni un altro Agente che cercava di avvicinarsi. Tutto per motivi incomprensibili. Solamente il tempestivo intervento degli altri poliziotti di servizio ha scongiurato più gravi conseguenze, ma nove Agenti sono ricorsi alle cure del Pronto soccorso. Questa è l’ennesima aggressione che si registra e dovrebbe fare seriamente riflettere sulla necessità di adottare opportuni provvedimenti per scongiurare ulteriori fatti violenti contro poliziotti penitenziari”.

E’ senza appello la denuncia del SAPPE, per voce del segretario generale. “Lo diciamo da tempo, inascoltati: la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto, dall’aver tolto le sentinelle della Polizia Penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta delle carceri, dalla mancanza di personale, dal mancato finanziamento per i servizi anti intrusione e anti scavalcamento. Le aggressioni, le colluttazioni e i ferimenti si verificano costantemente, con poliziotti feriti e celle devastate. Il Ministro della Giustizia adotti con tempestività urgenti provvedimenti, a cominciare dall’istituire un tavolo permanente al Ministero per monitorare la situazione penitenziaria e trovare idonee soluzioni”.

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