Teneva in casa proiettili per fare colpi con una banda: arrestato

Nel mirino della Polizia di Montecatini Terme un cittadino albanese, risultato essere irregolare e già colpito da decreto di espulsione: per lui si sono aperte le porte del carcere.

Teneva in casa proiettili per fare colpi con una banda: arrestato
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L’operazione portata a termine dalla Polizia di Stato di Montecatini Terme al termine di una breve ricerca d’indagine: l’uomo, albanese 27enne, è stato trovato a casa della fidanzata – pur essendo domiciliato a Lucca – in possesso di pistola e refurtiva varia: immediatamente arrestato, è stato poi trasferito in carcere perché aveva già procedimento di espulsione in corso.

Arrestato albanese a Montecatini Terme

La Polizia di Stato di Montecatini Terme, a seguito di informazione appresa da fonte confidenziale, ha effettuato lo scorso venerdì una perquisizione locale e domiciliare di iniziativa a carico di un cittadino albanese alla ricerca di armi e munizioni, il quale si trovava in una abitazione sita nella zona alta della città.

Lo stesso, dalle informazioni avute, risultava far parte di una banda dedita alla commissione di reati contro il patrimonio e contro la persona e che durante la commissione di tali reati era solito portare ed utilizzare una pistola, frequentando spesso l’abitazione della sua fidanzata, pur essendo domiciliato a Lucca, che si trova nel territorio di Montecatini Terme.

In considerazione di quanto sopra, la Polizia giudiziaria del commissariato avviava degli accertamenti che permettevano di identificare la donna, anch’essa di nazionalità albanese, e di individuare l’abitazione in uso alla stessa dove veniva effettuata la predetta perquisizione, finalizzata alla ricerca di armi e munizioni detenute illegalmente, eseguita di iniziativa e a carico cittadino di nazionalità albanese classe 1992.

La perquisizione aveva esito positivo: infatti permetteva di rinvenire, all’interno della camera da letto, opportunamente occultate 15 cartucce inesplose calibro 7.65 con riportata la scritta “32 Auto W.W”. Oltre alle cartucce, veniva rinvenuto altro materiale di probabile provenienza furtiva (orologi ed oggetti vari oltre alla somma di 2500 €).

Poiché lo stesso risultava irregolare sul territorio nazionale veniva condotto presso la Questura di Pistoia dove, a suo carico, veniva emesso decreto di espulsione da parte del Prefetto di Pistoia con accompagnamento immediato presso il CIE di Bari.
Nel corso dell’attività, emergeva a carico dello stesso un’ordinanza di espulsione dal territorio nazionale, quale misura di sicurezza, emessa dall’ufficio di sorveglianza di Perugia, nella quale il magistrato disponeva l’espulsione dal territorio dello Stato Italiano quale sanzione alternativa alla pena residua della reclusione.

In considerazione di ciò, veniva appurato che in esito all’ordinanza de quo veniva emesso il decreto di espulsione dallo Stato dalla Procura della Repubblica di Prato, per un periodo pari a cinque anni, emesso in data 3 giugno 2017. Ciò premesso il cittadino albanese veniva tratto in arresto ai sensi e associato presso la camera di sicurezza della Questura di Pistoia, come disposto dal Pubblico Ministero di turno, Luigi Boccia, in attesa del processo per direttissima: lo stesso veniva, altresì, deferito alla Procura della Repubblica di Pistoia per la violazione agli art. 648 e 697 C.P.. In data 19 ottobre presso il Tribunale di Pistoia, il giudice convalidava l’arresto e disponeva la traduzione dell’arrestato presso la locale Casa Circondariale.

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