Il vivaismo a Pistoia compie 170 anni: ecco la sua storia

Nel 2019 il vivaismo della piana pistoiese raggiunge un importante traguardo: ecco come nacque quella che è diventata la prima industria della città.

Il vivaismo a Pistoia compie 170 anni: ecco la sua storia
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Nel 2019 viene raggiunto un traguardo di tutto rispetto per il verde ornamentale ed il mondo delle piante pistoiese: sono 170 anni dalla nascita del vivaismo col presidente del Distretto Vivaistico, Francesco Mati, che ricorda le tappe significative nell'intervista pubblicata lo scorso 18 gennaio sul GIORNALE DI PISTOIA E DELLA VALDINIEVOLE.

Il vivaismo a Pistoia nasce con Antonio Bartolini

L’eccellenza assoluta dell’economia pistoiese, ovvero il vivaismo, nel 2019 celebra un traguardo importante: i 170 anni dalla fondazione della prima azienda vivaistica sul nostro territorio.
Era il 1849 ed, allora, gli orti e gli appezzamenti di terra erano all'interno della terza cerchia muraria perché la città, ovviamente, doveva ancora svilupparsi verso la campagna. Fu il giardiniere Antonio Bartolini ad aprire un mondo nuovo.
E questo importante traguardo, di recente, è stato menzionato dal presidente del Distretto vivaistico, Francesco Mati, per far capire da dove derivano le origini di quello che oggi è un settore sempre in espansione ma che deve anche combattere con la crisi.

«Di aziende storiche il territorio è pieno - ha ricordato lo stesso Mati - da Barni a Vannucci così come il vivaio “Innocenti&Mangoni”. All'epoca, però, la principale produzione era quella di piante erbacee da fiore ed il primo orto, con appunto Antonio Bartolini, si sviluppò nei pressi di piazza del Carmine».

Una storia davvero curiosa e che merita di essere raccontata.
«Frequentava l’Istituto agrario che aveva voluto il Granduca di Toscana a Firenze - ha ricordato ancora Mati - e si trovò al posto giusto nel momento giusto: a quell’epoca, a Firenze, era difficile produrre piante per le numerose ville storiche perché non riuscivano a soddisfare tutta la richiesta e così fu chiesto di esportare la produzione anche a Pistoia che risultò avere una marcia in più rispetto alle colture fiorentine. Solo che, dopo il primo anno, non riusciva a fare quel che doveva e così chiese ai due vicini di orto ed arrivarono a 1000 metri quadri di coltivazione: l’anno successivo, così, da un solo vivaista diventarono tre e da tre passarono a nove fino ad arrivare ad oggi con un settore da quasi 1500 aziende. Un traguardo importante quello dei 170 anni in un’epoca dove dobbiamo combattere contro il vivaismo improvvisato dei paesi extra-europei e noi dobbiamo recuperare un po’ di credito agli occhi del mondo».

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