Un archivio storico per raccontare le radici di Greve

Il progetto prevede la collocazione degli antichi volumi in una sezione della Villa di Pescille a Panzano in Chianti.

Un archivio storico per raccontare le radici di Greve
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Un archivio storico per raccontare la storia di Greve in una sezione della Villa di Pescille a Panzano in Chianti.

L'archivio storico

Il volume custodito come un tesoro all’interno di uno scrigno, rilegato con finiture di pregio e ricoperto di pelle scura secondo una tradizione del diciottesimo secolo, è uno dei più antichi conservati nell’archivio preunitario del Comune di Greve in Chianti.

Contiene dettagli e particolari della vita di cinque secoli fa, il percorso normativo e istituzionale espresso attraverso il complesso di regole che lo Statuto di Greve e della Val di Cintoia definì per la nascita della comunità locale nella seconda metà del ‘500. Come questa rara pubblicazione, sono centinaia i fascicoli e i volumi che raccontano la storia secolare di Greve in Chianti. La ricchezza di documenti istituzionali, deliberazioni, statuti, corrispondenze e lettere che spaziano dal diciassettesimo secolo al secondo dopoguerra compongono un patrimonio di grande interesse storico da tutelare, valorizzare e tramandare alle future generazioni.

E’ l’obiettivo da cui ha preso le mosse il progetto esecutivo, appena varato dalla giunta Sottani, per la realizzazione di un archivio storico in un edificio di proprietà comunale a Panzano in Chianti, in una sezione della villa rinascimentale di Pescille.

Il progetto

Il progetto, firmato dal responsabile del settore Servizi Culturali del Comune Simona Ficorilli, presenta una spesa stimata pari a oltre 100mila euro, investimento sul quale l’amministrazione comunale sta lavorando per il reperimento dei fondi necessari.

“Il valore dell’archivio preunitario di Greve - spiega l’assessore alla Cultura Lorenzo Lotti - è legato alla quantità e alla diversificazione dei documenti e degli elementi che lo compongono, sono presenti pubblicazioni che spaziano dal 1600 fino ai giorni nostri, tra i fascicoli ci sono quelli che ripercorrono le vicende della ‘tramwai’ del Chianti e dello Spedale Rosa Libri, ci sono interi faldoni contenenti lettere degli sfollati e testimonianze di guerra, l’archivio rivela quella che è l’identità del nostro territorio, le nostre radici e i processi di trasformazione sociale, economico, culturale che hanno caratterizzato l’area Chianti, salvare questo tesoro dai segni del tempo e metterlo a disposizione degli studenti e dei ricercatori è uno dei nostri prossimi obiettivi”.

La villa

Il progetto prevede la ristrutturazione dei locali al piano inferiore della struttura di proprietà del Comune, situati a Panzano in località Pescille, affinché possano accogliere l’archivio storico. L’immobile è costituito da sette vani che si estendono su una superficie complessiva pari a circa mq.120.

I locali si trovano nella parte sottostante della villa di Pescille. Si tratta di un edificio storico il cui impianto architettonico è legato alla trasformazione cinquecentesca di un'antica casa torre medievale, probabilmente appartenuta a Luca di Totto dei Firidolfi da Panzano, signore del castello nella prima metà del XIV secolo. La villa-fattoria, che governava un'ampia porzione di territorio costituito da una ventina di poderi, rientrava con ogni probabilità tra i possedimenti della famiglia dei Medici.

L'antica struttura della villa è circondata da un giardino all'italiana di impianto settecentesco sul quale si affaccia una limonaia rinascimentale, attuale sede di esposizioni d'arte e di attività culturali. Dal 2006 la villa è adibita a residenza sociale rivolta alla disabilità.

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